gryffindor's tower

hufflepuff's basement

ravenclaw's tower

slytherin's basement

anno 1976 //Fresco di M.A.G.O. a dir poco Eccellenti, Tom Riddle si presentò dal preside Dippet con una proposta: avrebbe occupato lui la cattedra di Difesa Contro le Arti Oscure. L’anziano mago, dopo un’iniziale titubanza, approvò l’idea del giovane, aprendogli le porte della scuola che, fino a pochi mesi prima, l’aveva visto in vesti di studente. Tempo dopo, in seguito ad un misterioso incidente in cui Dippet perse tragicamente la vita, Tom divenne il preside più giovane che la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts avesse mai visto. Perfettamente in grado di detenere una carica così importante, Riddle si rivelò sin da subito un essere nato per stare al potere: senza che nessuno potesse accorgersene il mago cominciò ad ordire un piano tanto geniale quanto crudele, mosso dai suoi ideali puristi e malvagi. Anno dopo anno la cosa continuò a svilupparsi, anche se, al contempo, quasi sin dall’inizio, venne a formarsi un movimento opposto, deciso ad impedire che i piani del professor Riddle andassero in porto. Tra le mura del Castello, tuttavia, il preside Riddle e i suoi seguaci sono riusciti a creare un vero e proprio regime totalitario, con una fortissima gerarchia interna. Ad Hogwarts, dunque, la situazione è tragica, sebbene, fortunatamente, ci sia chi, nell’ombra, si fa in quattro per proteggere gli studenti. Prima tra tutti la professoressa McGranitt, sempre pronta a sacrificare il proprio orgoglio pur di aiutare i giovani maghi e streghe presenti al Castello. Insieme a lei tanti altri, studenti compresi, affiliati segretamente ad un movimento di resistenza contro il preside e i suoi oscuri ideali sulla purezza del sangue e della società magica. Tom Riddle non ha però intenzione di fermarsi ad Hogwarts, dal momento che ha progetti ben più grandi: molto presto, infatti, cogliendo tutti di sorpresa, ha intenzione di mettere in atto un vero e proprio colpo di stato. Tuttavia, Tom Riddle non è mai stato un uomo avventato, né tanto meno stupido; sa perfettamente che il cammino davanti a lui è ancora lungo. Solo quando avrà realizzato ogni particolare del suo malefico piano il preside di Hogwarts diventerà, a tutti gli effetti, il Signore Oscuro.

anno 1996 // La vita, per Harriet Potter, non è mai stata facile. Cresciuta in una casa priva di affetto, orfana di genitori, ha imparato il vero senso di famiglia e di amore solo a undici anni, quando, inaspettatamente, ha scoperto di essere una strega. Da allora è ormai passato parecchio tempo e la vita di Harriet si è rivelata essere, ogni giorno di più, sempre più complicata. Per fortuna, al suo fianco, ci sono sempre i suoi migliori amici, Ronnie Weasley e Hermes Granger. Da qualche mese a questa parte Harriet è venuta a conoscenza, nel corso di una pericolosa avventura durante la quale ha perso la sua amata madrina, Siria Black, di un’inquietante profezia, riguardante la propria persona e la sua nemesi, Lady Voldemort: «Nessuna delle due può vivere se l'altra sopravvive». Nonostante tutto, però, la giovane Potter è pronta ad affrontare a testa alta ciò che il futuro ha in serbo per lei. Con accanto Ronnie, Hermes e tutte le persone a cui vuole bene talvolta si sente persino invincibile e, soprattutto, sa che non sarà mai più sola.
In questo universo i fatti seguono fedelmente ciò che è accaduto dei libri, sino all’inizio del sesto anno ad Hogwarts dei nostri eroi. Tutto funziona come sempre, se non per un piccolo particolare: per quanto, naturalmente, esista la piena parità, questo è un mondo dove, da sempre, ad essere centrale è la figura femminile. Ogni personaggio della saga, dunque, dovrà essere del sesso opposto rispetto a quello a cui siamo abituati. Bisogna inoltre tenere presente che questo è un universo dove, sin dalla notte dei tempi, poteri e responsabilità sono sempre stati in mano alle donne, tanto nel mondo magico quanto in quello babbano. Così, ad esempio, i figli prendono il nome dalla madre, poiché è lei che detiene il ruolo di capofamiglia. Questa regola vale sia nel microcosmo familiare che in quello pubblico e sociale. Insomma, la regola numero uno, qui, è una sola: girl power!